LIQUIDA .... come la società

Baumann parla di " società confessionale che promuove la pubblica esposizione al rango di prova eminente e più accessibile, oltre che verosimile più efficace, di esistenza sociale." ed U. Eco rincara la dose dicendo: "per la prima volta nella storia dell'umanità, gli spiati collaborano con le spie per facilitare il loro lavoro, e traggono da questa resa motivo di soddisfazione perchè qualcuno li vede mentre esistono, e non importa se esistono come criminali o come imbecilli."

Abbiamo un eccesso di comunicazione che ci bombarda da molto tempo, su tutti i fronti; ormai parliamo di personal branding e di coesione solo attraverso le piattaforme  social, i post vengono citati dai mezzi ufficiali di comunicazione di massa come una percezione ideale del sentire comune della società. Riuscire a capire effettivamente se quello che riceviamo come input è idoneo o se invece appartiene alla categoria delle bufale o ad una manipolazione della massa è veramente difficile e ricco di insidie.

L'amicizia va coltivata, se il canale virtuale diviene un momento per scoprire le analogie, ha bisogno di un percorso e di argomenti condivisi, di incontri che superano l'interfaccia social e scambi effettivi di natura reale.

Settimane fa, ho inviato ad una mia carissima amica e collaboratrice in rete un oggetto artigianale di produzione propria, lei abita in Basilicata, abbiamo poche probabilità di incontrarci a breve ma questo piccolo gesto ci ha fatto uscire dalla massa e consolidare una relazione. Portare fuori dall'ambiente virtuale un contatto è un modo per evitare che questo senso di esistenza sociale, effimera e fumosa, diventi la nostra modalità di esistere.

I gruppi, all'interno dei social, sono una formazione ideale per selezionare attraverso affinità ed argomenti e su cui iniziare scambi importanti con risultati anche eccezionali, fuori dal web social c'è una vita che può gratificarvi. Un contatto positivo dovrebbe essere coltivato come una piccola piantina di pomodoro o un bulbo di tulipano per vederlo fiorire in un progetto che sia realistico ed emozionale.

Ci sono persone che abitano ad Aosta che non avremmo mai avuto possibilità di incontrare, ma con cui possiamo decidere di fare una vacanza in Islanda; ci sono idee che possono essere sviluppate e organizzate in remoto e arrivare ad avere una opportunità economica; oppure scambi importanti di nozioni tecniche che ci fanno crescere nelle competenze o superare una difficoltà; abbiamo momenti di emozione che possono essere condivisi a distanza che ci scaldano il cuore.

Non credo che la tendenza di esistenza sociale abbia prodotto solo criminali o imbecilli ma che riuscire a fare selezione in un mondo di comunicazione eccessiva, comporta una dose di consapevolezza e di capacità estremamente affinata; così che la nostra comunicazione assuma un valore, deve essere ragionata e pensata, dobbiamo dimostrare che questa  modalità di comunicazione può essere un valore aggiunto alla nostra vita.

Sicuramente sia Baumann che Eco hanno ragione a sottolineare questo aspetto che pervade le nostre bacheche, e che troppa comunicazione porta ad una superficiale e rumorosa espressione del pensiero, lasciandoci disorientati nella scelta. Oggi diviene essenziale dimostrare che le nostre parole scritte sono espressione di un percorso e non frutto di un bisogno di esistenza sociale, è il nostro essere persone che ci arricchisce, siamo individui che usano la ragione e l'emozione nella relazione, in tutti i campi.

Siate coinvolti.