mare profondo incanta .... nuota sirena

Nei momenti estremi della nostra vita ci appaiono sempre le icone del nostro vivere, sfumature mai dimenticate che emergono dai nostri ricordi e aprono a consecutivi stati d'animo, come un principio di matassa che si dipana a sua discrezione e ci accompagna in luoghi rimasti nel solaio della nostra anima.

Sento un rumore, un soffio indotto vicino a me, come un regolare alito di vento, sempre quello, continua a pompare, ci impiego un po' di tempo per mettere in relazione che l'aria che sentivo penetrare nella mia cassa toracica era collegato al rumore che leggero persisteva accanto a me; mi stavo collegando, lentamente, alla realtà circostante, non riuscivo ad aprire gli occhi, il buio era ancora presente davanti a me, i rumori venivano percepiti uno alla volta e da molto lontano, solo il soffio era un punto fermo, vicino a me.

Dopo un tempo imprecisato, ho percepito regolari suoni, simili a piccoli segnali di un monitor, ogni tanto sparivano ed io credevo di non essere più nel solito luogo, poi la percezione tornava ed ogni volta tornava  accompagnandosi ad un altro rumore; credevo di essere in un posto fuori dal mondo, continuavo a concentrarmi sui suoni per mantenere il contatto con una vaga realtà, tenevo conto dei suoni regolari e nuovi, percepivo quelli più vicini e poi quelli più lontani, sentivo il suono ma non sempre la sua origine; colonna sonora di tutto era sempre il soffio regolare della ventilazione assistita. Un rumore era un momento e la definizione dell'altro rappresentava un secondo passaggio, cosa succedesse al mio essere non potevo capirlo, potevo sentire o tornare in uno stato d'incoscienza, non potevo definirlo, solo i rumori mi riportavano ad un collegamento con ciò che stava fuori da me, il resto era opaco.

Non so quanto tempo sia passato, se fossero giorni o soltanto ore oppure anni, quando ho iniziato a percepire le voci senza capirne le parole, è filtrato uno spiraglio di luce attraverso le palpebre; accecante fascio che mi ha detto di essere ancora sulla terra e subito dopo la sensazione di un dolore diffuso mi ha riportato il controllo del mio corpo, non potevo reggere tutte queste emozioni mi sentivo stanca, mi rifiutavo di entrare in contatto con questa sensazione, in realtà non riuscivo a muovermi e preferivo rifugiarmi nelle immagini che la mia mente iniziava a produrre.